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Ieri, oggi e domani

Il contesto storico - L'irrigazione della pianura casalese

La parte di Pianura Padana che inizia poco a nord del Monferrato e termina nel delta del Po, ha subìto profonde trasformazioni a seguito della sua coltivazione. Ricca di acque perché ai piedi delle Alpi ("Pedemonte"), si è trovata votata per vocazione alla coltura del riso, introdotto a partire dal XVI secolo. Livellata ed allagata è diventata il famoso "mare a quadretti". I canali irrigui si estendono per tutta questa pianura e, nel solo Piemonte, derivano circa 535 mc. d'acqua al minuto; quelli principali hanno una lunghezza di 30 Km., quelli secondari di circa 425 km.

Il comprensorio territoriale dei Canali Lanza, situato fra le colline ed il Po, da Casale Monferrato a Valenza, ha una superficie di circa 21.000 Ha., nel territorio di 11 comuni (Casale Monferrato, Frassineto, Borgo San Martino, Ticineto, Valmacca, Bozzole, Occimiano, Mirabello, Giarole, Pomaro, Valenza). La Superficie Agricola Utilizzabile è pari a Ha 12.800 circa. Quella irrigata dal Canale Lanza circa 8.500 Ha. In totale nel comprensorio operano circa 1.650 aziende agricole, di cui 500 sulla superficie irrigua. Le colture predominanti sono riso, mais e barbabietole da zucchero, poi prato, frumento, orzo. Minor superfici ad orto e pioppeto. La zootecnia è una delle migliori d'Europa. L'irrigazione avviene essenzialmente per scorrimento e sommersione; limitate superfici vengono irrigate per aspersione (a pioggia).

Negli Atti del IV Congresso Agrario tenutosi a Casale Monferrato nel 1847 (Casale Monferrato era provincia ed il 1800 era il grande secolo delle innovazioni!) si era ipotizzata la possibilità della costruzione di un canale in destra del fiume Po per l'irrigazione della pianura dell' "Agro Casalese": "una derivazione di 12 o 13 metri cubi d'acqua estratti dal Po a qualche chilometro sopra Casale potrebbe irrigare tutta la pianura ricchissima tra la collina, che a forma di arco all'occidente della città, diramandosi per Occimiano, Giarole e Pomaro, viene a terminare di nuovo contro il fiume sul territorio di Valenza". Un progetto di irrigazione della pianura Casalese in sponda destra del Fiume Po L'lng. Giovanni Gherlone e il Geom. Giuseppe fu presentato al Ministero nell'anno 1857. Nel maggio 1862, per opera dei parlamentari casalesi Giovanni Lanza e Filippo Mellana, ed essendosi intanto costituita la Compagnia del Canale Cavour (diventata successivamente "Compagnia dei Canali d'Irrigazione Italiani"), venne stabilito che si dovessero costruire i canali raccoglitori anche sino ed oltre la sponda destra del Po presso Casale.

Il progetto venne approvato il 17 Maggio 1873 dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici con una spesa preventivata di 1.400.000 Lire Italiane. Il Canale Lanza entrò in esercizio il 12/05/1874.

Al fine di favorire il più possibile l'irrigazione nei terreni di Occimiano e di Giarole, le Finanze dello Stato, subentrate alla fallita compagnia del Canale Cavour, hanno acquistato dal Comune di Occimiano, con atto 11 Novembre 1876, la Roggia Fuga, che fu sistemata nell'anno 1877.

L'attualità' - La Coutenza Canali Lanza, Mellana e Roggia Fuga

A seguito della Legge 27/12/77, n.984 i Canali Demaniali di Irrigazione vennero trasferiti alle regioni e consegnati quindi ai consorzi di utilizzatori.

La Coutenza Canali Lanza, Mellana e Roggia Fuga venne stata costituita a Casale allo scopo di prendere in consegna i Canali Demaniali di Irrigazione. La compongono 13 Consorzi Irrigui e 27 Utenze private. E' un Consorzio obbligatorio di utenti con funzioni pubbliche, costituito ai sensi dell'art. 12 della L. 25/12/77, n.984, (C.d.S. Sez.1, 5/11/1982, n. 449 e T.S.A.P. 21/6/1986, n. 35) per la gestione dei Canali Demaniali trasferiti alla Regione dalla stessa Legge.

La COUTENZA CANALI LANZA MELLANA E ROGGIA FUGA - CANALI DEMANIALI DI IRRIGAZIONE è quindi il soggetto che dal 30/3/1983 è subentrato al Ministero delle Finanze nelle competenze relative ai canali demaniali Lanza, Mellana e Roggia Fuga. L'Ente ha ricevuto, altresì, in consegna, tutto l'archivio storico statale riguardante tali canali. La natura di un consorzio costituito per gestire (e riconosciuto dalla Regione idoneo a gestire) i canali demaniali di irrigazione, che la riforma ha sottoposto alle norme sulla bonifica integrale, è ovviamente quella di consorzio di bonifica. La costruzione dei Canali Lanza e Mellana è stata un'opera fondamentale per lo sviluppo dell'agricoltura della pianura casalese. La convinzione che la risorsa acqua fosse determinante per l'economia agricola della zona, ha fatto sì che, in questi anni, con massicci investimenti, in parte regionali ed in parte propri, fossero apportati notevoli miglioramenti alle strutture. Queste sono ora in grado di offrire una riduzione dei costi gestionali e la possibilità di incrementare del 20% le portate irrigue assegnate ai Soci, passando dai 107 moduli iniziali, ai quasi 130 attuali.

I costi dell'irrigazione, nonostante una situazione naturale più sfavorevole, in un confronto con i comprensori confinanti, risultano decisamente inferiori in quello del Lanza. L'agricoltura monferrina, al pari di quella italiana, a causa della liberalizzazione internazionale del commercio dei prodotti agricoli, risente dei maggiori costi di produzione, derivati a volte solo dal fatto che la globalizzazione oggi è intesa come allineamento del prezzo finale, indipendentemente dalle regole e dai vincoli di produzione.

Per competere in questo sistema, la strada rimane forse solo quella delle produzioni di qualità che, in un territorio come quello monferrino, non può dissociarsi dall'irrigazione, indispensabile per non subire, in modo penalizzante, i condizionamenti dell'andamento climatico stagionale.

Le prospettive future

In futuro occorrerà quindi che i costi legati all'irrigazione siano i più contenuti possibile e che la fornitura sia assicurata. Per questo può far testo la L. 36/94 che stabilisce la priorità dell'uso agricolo dell'acqua, subito dopo quello per il consumo umano. Di grande importanza è il riconoscimento ai consorzi irrigui del loro ruolo sul territorio e della possibilità di stipulare con gli enti locali convenzioni per la gestione in comune di specifici servizi. Determinante può essere la qualifica "di interesse pubblico" che viene conferita agli stessi.

I risvolti pratici di questi principi fondamentali possono portare ad un contenimento reale e consistente dei prezzi dell'acqua ad uso agricolo, passando attraverso lo sviluppo degli usi plurimi delle acque prelevate dai canali irrigui (produzione di energia motrice, acqua di raffreddamento, usi industriali), Dopo 141 anni di vita è doveroso chiedersi quale potrà essere il ruolo che i Canali Lanza e Mellana saranno chiamati a svolgere nel prossimo futuro. È indubbio che l'irrigazione dovrà costituire l'attività di base. L'irrigazione dovrà affrontare i due più gravi problemi presenti quelli, cioè, relativi alla "quantità" e alla "qualità" dell'acqua disponibile.

Una prima riflessione riguarda il ruolo dell'irrigazione; se pensiamo per il futuro ad un'agricoltura sempre più moderna e competitiva è evidente che dobbiamo considerare l'irrigazione come uno strumento prezioso ed indispensabile per una maggiore e migliore produttività, il solo grado di ovviare alle conseguenze negative dovute alla carenza e all'irregolarità delle precipitazioni. Una seconda riflessione riguarda le modificazioni che l'irrigazione stessa dovrà subire, ovviamente nel caso in cui la scelta per il futuro sia quella di un'agricoltura moderna e competitiva.

I problemi principali da risolvere saranno quelli di mantenere ed anzi di aumentare l'efficienza e la sicurezza del servizio irriguo, di migliorare la qualità dell'acqua e di contenere sempre più i costi. Un'ultima riflessione, infine, concerne il contenimento dei costi d'irrigazione. A questo scopo i principali mezzi oggi disponibili appaiono i seguenti:

In conclusione, si può affermare che l'irrigazione è, più in generale, l'agricoltura del comprensorio si trova oggi ancora una volta, nella sua lunga storia a dover affrontare difficoltà straordinariamente complesse; l'intelligenza e la tenacia con cui gli agricoltori di questo territorio hanno saputo in passato superare prove altrettanto difficili costituiscono la garanzia maggiore che anche in questo caso almeno per quanto potrà dipendere dalle loro azioni, tutto il possibile verrà attuato.